
15 Ottobre 2024 - Giornata Mondiale della Consapevolezza del lutto perinatale e infantile
- Mirella Rossi
- 15 ott 2024
- Tempo di lettura: 2 min
In inglese viene chiamato Babyloss ed è, tecnicamente, la perdita del bambino nel periodo che intercorre tra la 28° settimana di gravidanza ed i primi 7 giorni dopo la nascita, come da definizione medica di morte perinatale
Tuttavia, il lutto perinatale può essere esteso all'aborto spontaneo, all’interruzione terapeutica della gravidanza, alla riduzione fetale in caso di gravidanze multiple, alla morte endouterina di uno dei gemelli o, anche, all’abbandono per adozione, nonché alla morte del neonato fino al primo anno dopo il parto. E non sono da dimenticare anche tutte le esperienze relative al mondo dell’infertilità e della procreazione medicalmente assistita.
La gravidanza, l'attesa di un bambino e, successivamente, la nascita dovrebbero essere periodi di gioia per tutta la famiglia.
Purtroppo, per alcune famiglie, la felicità ed il sogno di veder crescere il proprio figlio si infrange, portando dolore e, a volte, invidia nei confronti degli altri neonati sopravvissuti e mettendo a dura prova l'intero nucleo familiare.
Si tratta di un'esperienza che accomuna molte donne, nonché le loro famiglie, se consideriamo che questi eventi colpiscono circa una donna su sei.
Anche a me, nella mia primissima gravidanza, è capitato di perdere il feto che avevo in grembo, nelle primissime settimane di gestazione.
Ricordo ancora quelle parole:
"Signora, non c'è battito, è una gravidanza in bianco"...
Parole dette con troppa leggerezza e freddezza dall'ecografo che in quel momento stava lavorando.
Poco tatto e sensibilità in quei momenti, in cui da donna, anche se solo un piccolo "semino" si vede già mamma, inizia a sognare, immaginare.. o ancora peggio quando il bimbo lo si è "incontrato" in ecografie e manca poco alla nascita o, ancora, viene perso poco tempo dopo la nascita, quando non è più solo un'immaginazione ma è reale.
Spesso, amici e famigliari sembrano non capire che quel bimbo mai nato o nato senza vita era una persona ed era un figlio. Così, anche molti personale sanitario che, per lavorare in questo ambito, andrebbero formati per poter accogliere, assistere e tutelare
"Era solo un feto, non era neanche formato"
" Siete giovani, ne potete fare altri"
"E' successo per una ragione"
Sono soltanto alcuni esempi che sarebbe meglio evitare di dire.. nessuna frase potrà mai essere di consolazione per la perdita.
Meglio, piuttosto, un "Mi dispiace", un abbraccio, stare vicino.
Per chi, invece, il lutto perinatale lo vive in prima persona, qualche mio consiglio:
Chiedete aiuto psicologo;
Parlatene;
Contattate Ciao Lapo, associazione nata per dare supporto e sostegno psicologico a quello alle famiglie:
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